Il Nido del Pettirosso by Lorenzo Sartori

Il Nido del Pettirosso by Lorenzo Sartori

autore:Lorenzo Sartori [Sartori, Lorenzo]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Fazi Editore
pubblicato: 2024-05-23T13:31:00+00:00


30

settembre 2019

Il sentiero è ripido e stretto, fatto di terra scura. Scivolosa. Laura segue come un robot il passo sicuro di Valerio. Nella sua testa le immagini della sera in cui Ferrigno, accompagnato da un altro carabiniere, era andato a comunicarle che avevano trovato Sara. Dopo tre giorni di ricerche, alla fine l’avevano trovata. In fondo a un dirupo, morta. Quello stesso dirupo che Laura adesso sta cercando di raggiungere con il cuore che è ormai una pietra acuminata e a ogni passo le incide il petto da dentro, togliendole fiato più del pendio.

Da quando hanno lasciato l’auto e preso il sentiero nessuno ha più detto una parola. Non ce n’è bisogno. È tutto lì, nei loro corpi non più di ragazzi, nei sospiri quasi ritmici in cui si condensa sforzo e tensione. E paura.

L’abbaiare dei cani è il segnale che sono vicini. A conferma giunge la voce di qualcuno che pare impartire un ordine.

Quando Valerio si ferma, Laura alza per la prima volta lo sguardo oltre di lui, oltre la vegetazione, a intercettare un’ombra colorata. Sono due uomini con giaccone e caschetto giallo e sulle loro spalle portano una barella. È vuota. Stanno scendendo a recuperare qualcuno che non può essere Alice. Laura ne è certa, anche se è una di quelle certezze che non hanno spiegazioni se non l’istinto. È sicura che non si tratti nemmeno di Samuele, non ha senso, i due ragazzi non possono essere arrivati fin lì. Come però non aveva senso che ci fosse finita undici anni prima Sara, quella sera, quando tutto il paese era a festeggiare la sagra di san Vigilio.

A Laura cedono le gambe. Non riesce neanche ad articolare una richiesta di aiuto a Valerio, che comunque si gira in tempo per sostenerla.

«Aspettami qui», le dice, facendola sedere sull’erba. «Non è lei, te lo dico io che non è Alice». Il suo sguardo però suggerisce altro. Valerio si avvicina al gruppo di uomini e donne in divisa, sempre più numerosi. Il questore confabula con un altro tizio in giacca. Con loro, l’ispettrice Valenti. Laura si alza, vuole sapere. Con la vista che le si è annebbiata e una stretta al petto si avvicina barcollante al gruppo. È Valerio a trattenerla.

«Non è Alice. Non è Alice», lo ripete una, due volte. Nella testa di Laura quella frase suona all’infinito, donandole ossigeno e lucidità.

«È Samuele?», chiede con un crescente senso di colpa. Per un istante ha sperato che fosse lui.

Valerio scuota la testa. «Non lo so. So solo che non è Alice. È un uomo. Forse solo un escursionista. Forse è ancora vivo».

Laura torna ad accucciarsi sfinita. Sollevata che il corpo che stanno recuperando non sia di Alice. Però se fosse di Samuele, Alice potrebbe essere non troppo lontano da lì.

Gli uomini del soccorso alpino si stanno calando giù per il dirupo con le corde. Valerio raggiunge Laura stringendo una bottiglietta d’acqua in mano. Beve avidamente. Un attimo prima non pensava neanche di avere sete.

I due seguono le operazioni di recupero in disparte,



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